Seminario di Eric Laurent in Radio Lacan 2014-2015: Studi Lacaniani dell'ECF "Parlare lalangue del corpo"
"Partiremo dal fatto che il mistero, il punto di reale, è 'l'unione della parola e il corpo', aldilà della pulsione freudiana che riuniva nel mito fondatore il monto libidico e la rappresentazione. Da questo punto si avvierà l'esplorazione del analisi del parlessere, analisi a cui ci invita Jacques-Alain Miller nella sua conferenza di chiusura all'ultimo Congresso della AMP. Abbiamo anche presente, lungo tutta questa ricerca, fin dove il paradigma cognitivo contemporaneo della psicologia pretende fare tacere il corpo, riducendolo ad un comportamento, così da esaltare il processo cognitivo, anche se descritto come emozionale. Ci chiediamo anche, nel corso di quest'anno, come questa estensione del sintomo permetta di mantenere un legame con le discipline cliniche che utilizzano anche loro la parola sintomo ".
Ogni lezione sarà dedicata alla lettura di un testo di Lacan citato nella conferenza da Jacques-Alain Miller, oppure un testo che risuoni con essa.
Radio Lacan ringrazia Eric Laurent l'aver dato il suo accordo per la trasmissione dal vivo in diferito del suo Seminario 2014-2015 dettato preso l' ECF a Paris: "Parlare lalingua del corpo". Le elaborazioni de Éric Laurent durante questo Seminario sono un riferimento essenziale per la preparazione del tema del prossimo Congreso AMP Rio-2016: L'inconscio e il corpo parlante.
Episodio 4
Quarta Lezione: Lo sgabello e la sublimazione. Lettura di "Joyce il sintomo"
Aggiornamento obbligatorio:
Per riprodurre il podcast è necessario aggiornare il browser ad una versione recente o aggiornare il
plugin Flash .
"Lo sgabello non è la scala – è più piccolo di una scala – ma ci sono dei gradini. Che cos'è lo sgabello? – intendo lo sgabello psicoanalitico, non quello che usiamo per prendere dei libri nella biblioteca. In modo generale è ciò su cui il parlessere si issa, per farsi bello. (...) Lo sgabello è un concetto trasversale. Esso traduce in modo immaginoso la sublimazione freudiana, ma all'incrocio con il narcisismo. Ecco un raffronto che è tipicamente dell'epoca del parlessere. Lo sgabello è la sublimazione, ma in quanto si fonda sull'io non penso primario del parlessere. Che cos'è questo io non penso? È la negazione dell'inconscio tramite cui il parlessere si crede padrone del proprio essere. E con il suo sgabello egli vi aggiunge che crede di essere un padrone bello. La cultura non è nient'altro che la riserva degli sgabelli a cui si attinge per mettersi in mostra e fare il vanaglorioso."* .
Jacques-Alain Miller, "Presentazione del tema del X Congresso dell'AMP nel 2016 a Rio de Janeiro" in WAPOL.
101:52 minuti | Audio in Francese | Registrato il 03.02.2015
Episodio 5
Quinta lezione: "Il resto del parlessere, è il corpo che ha." Lettura del Seminario XXIII
Aggiornamento obbligatorio:
Per riprodurre il podcast è necessario aggiornare il browser ad una versione recente o aggiornare il
plugin Flash .
"Dovete rendervi conto di quanto vi ho detto del rapporto dell'uomo con il proprio corpo, e che si basa interamente sul fatto che l'uomo dice di avere il corpo. il suo corpo. Già dire suo vuol dire che lo possiede, come un mobile beninteso. Tutto questo non ha nulla a che vedere con qualunque cosa permette di definire in modo preciso il soggetto, il quale si definisce in modo corretto solo in quanto è rappresentato da un significante presso un altro significante. "
Jacques Lacan, Il Seminario Libro XXIII, “Il Sinthomo”, Astrolabio, Roma, 2006, p.150.
93:38 minuti | Audio in Francese | Registrato il 05.03.2015
Episodio 6
Sesta classe: Lo sgabello e il sintomo. La soluzione di Joyce "dell'epopea del corpo" in Ulisse, fino al "dissabonato dell'inconscio" in "Finnegans Wake"
Aggiornamento obbligatorio:
Per riprodurre il podcast è necessario aggiornare il browser ad una versione recente o aggiornare il
plugin Flash .
"Se Lacan si è appassionato a James Joyce e in modo particolare alla sua opera Finnegans Wake è a causa del tour de force – o di farsa – che rappresenta il fatto di essere riuscito a farvi convergere il sintomo e lo sgabello. Per essere esatti, Joyce ha fatto del sintomo stesso, in quanto fuori senso, in quanto inintellegibile, lo sgabello per la sua arte. Egli ha creato una letteratura il cui godimento è altrettanto opaco che il godimento del sintomo, rimanendo nondimeno un oggetto artistico, elevato sullo sgabello alla dignità della Cosa".
88:33 minuti | Audio in Francese | Registrato il 14.04.2015
Episodio 7
Settima Lezione: "L'inconscio come elucubrazione di sapere riguardo lalingua del corpo parlante"
Aggiornamento obbligatorio:
Per riprodurre il podcast è necessario aggiornare il browser ad una versione recente o aggiornare il
plugin Flash .
"Che cos'è un'elucubrazione di sapere? È un'articolazione di sembianti -articolazione che si distacca da un reale e, contemporaneamente, lo rinserra. La mutazione maggiore avvenuta nell'ordine simbolico nel XXI° secolo consiste nel fatto che quest'ordine è ormai diffusamente concepito come un'articolazione di sembianti. Le categorie tradizionali che organizzano l'esistenza passano al rango di semplici costruzioni sociali, destinate alla decostruzione. I sembianti, non solo vacillano, ma sono riconosciuti come sembianti. E, per via di uno strano incrocio, è proprio la psicoanalisi a restituire, grazie a Lacan, l'altro termine della polarità concettuale: non tutto è sembiante, c'è il reale".
Jacques-Alain Miller, "L'inconscio e il corpo parlante".
98:23 minuti | Audio in Francese | Registrato il 05.05.2015
Episodio 8
Ottava Classe: Il corpo parlante e il suo sinthomo. Conseguenze riguardo l'uguaglianza clinica, il transfert, il controllo, la passe
Aggiornamento obbligatorio:
Per riprodurre il podcast è necessario aggiornare il browser ad una versione recente o aggiornare il
plugin Flash .
"Ne consegue, se posso dire così, una dichiarazione di uguaglianza clinica fondamentale tra i parlesseri. I parlesseri sono condannati alla debilità mentale dal mentale stesso, appunto dall'immaginario in quanto immaginario di corpo e immaginario di senso. Il simbolico imprime nel corpo immaginario delle rappresentazioni semantiche che il corpo parlante tesse e slega. Per questo, la sua debilità destina il corpo parlante in quanto tale al delirio. Ci si domanda in che modo qualcuno che è stato analizzato possa ancora immaginarsi normale."
Jacques-Alain Miller, "L'inconscio e il corpo parlante".
93:39 minuti | Audio in Francese | Registrato il 02.06.2015