L'insu que sait de l'une-bévue s'aile a mourre
Negli anni 1976-1977 Lacan pronuncia il suo ventiquattresimo Seminario intitolato “L’insu que sait de l’une bévue s’aile a mourre”, facendo un gioco di parole tra l’invenzione freudiana dell’inconscio (unbewusste) e una certa omofonia translinguistica. Une-bévue in francese risuona con il tedesco Unbewusste, con l’intenzione di segnalare le infinite divagazioni del simbolico e proponendo l’inconscio come un’elucubrazione ipotetica. JAM ha posto questo seminario come l’inizio di ciò che lui chiama” l’ultimissimo insegnamento” di Lacan. Vi proponiamo l’ascolto della quarta lezione dell'11 gennaio 1977 in cui Lacan (così ci racconta JAM) “si burlò crudelmente di una pubblicazione che all’epoca aveva fatto furore: "Le Verbier de l’homme aux Loups” di N. Abraham e M. Torok, con prefazione di J. Derrida. JAM ricorda nel suo Corso “è l’esempio perfetto di un simbolico sfrenato”. (1) JAM “El ultimisimo Lacan” Lección del 9 mayo 2007, capitulo XIII “Períodos en la enseñanza de Lacan", pag. 210.